(Relazione a cura del socio Gesualdo Zucco)
Una voce penetrante, calda, intensa, a tratti spirituale, ma che sa essere anche lieve e divertente quella di Ranzie Mensah. Una scelta sapiente e un bel dono sotto l’albero che l’associazione culturale Magna Grecia, ha offerto ai numerosi ospiti, più di 180, convenuti all’evento. Di ciò siamo grati alla presidenza e al Consiglio direttivo.
Ranzie Mensah gode di una notorietà senza confini; le sue canzoni hanno varcato il sud e il nord del pianeta, l’oriente e l’occidente. Un canto che è preghiera, ribellione, inno alla vita, giocosità e fortemente contrassegnato dalle radici culturali africane, dal gospel, dal jazz, dal soul, ma anche sperimentale e aperto a nuovi stili. Una voce accompagnata dalla sinuosità della danza, da movenze che riportano a popoli e tradizioni antiche. Non solo canto, quindi, ma la proposizione di una azione scenica complessa e completa. Ranzie Mensah raccoglie l’eredità e riprende temi che furono cari al suo maestro, Miriam Makeba, quali l’ingiustizia sociale, la sofferenza del popolo nero e la negazione dei diritti e che costarono a quest’ultima un lungo esilio di 30 anni, fino alla cessazione dell’apartheid in Sud Africa con l’avvento di Nelson Mandela. Di Miriam Makeba, però, la cantante ha regalato ai soci dell’associazione e ai loro ospiti una canzone lieve e divertente Pata-Pata, il cui testo, una commistione di dialetti, pare sia difficilmente traducibile, ma il cui titolo è di certo emblematico Tocca-tocca. La stessa Ranzie ha spiegato le origini di questo motivo molto diffuso in Sud Africa e le occasioni sociali in cui viene proposto. (continua ...)
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Foto |
African dream |
This little light of mine |
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Malaika |
Woman in love |
Oh happy day |
My way |
Pata pata |
Silent night |
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Ciuri ciuri |